Sono causati da un virus, il Papilloma Virus (HPV), simile a quello delle verruche che si formano sulla pelle. Questo virus colpisce in maniera indiscriminata uomini e donne.
I condilomi, detti anche “Creste di Gallo” sono dei piccoli tumori benigni che possono insediarsi sugli organi genitali (pube, pene, testicoli), all’entrata della vagina e dell’ano, sull’uretra e sul collo dell’utero. Talvolta ne sono colpiti l’inguine e la coscia.
Queste escrescenze possono essere piatte o in rilievo, di dimensioni variabili e possono trovarsi isolate o in gruppi.
Chi è infettato da Condilomi corre un rischio maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV durante un rapporto non protetto con persone sieropositive.
In alcuni casi i Condilomi possono evolvere verso il cancro dell’utero (nella donna) o dell’ano e del retto (uomo).

Come si trasmettono?

- Con rapporti sessuali non protetti: sono a rischio TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale, vaginale).
- Con il semplice contatto fra genitali.
- Tramite contatto diretto con la pelle della persona infetta.
- Tramite lo scambio di biancheria intima e di salviette.
- Utilizzando strumenti a uso genitale contaminati.
- Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati.
- Anche appoggiare semplicemente il pene vicino all’ano di una persona con Condilomi in zona perianale può provocare il contagio.

Quali sono i sintomi?

Sia nell’uomo che nella donna, si formano escrescenze più o meno grandi in prossimità dei genitali o in zona anale. Queste formazioni possono essere totalmente asintomatiche, possono dare fastidio o provocare dolore. A volte si ha rottura e sanguinamento dei condilomi.
Generalmente i Condilomi sono destinati a crescere nel tempo, fino a diventare un ostacolo per il rapporto: sia dal punto di vista meccanico che per il dolore e il sanguinamento che provocano durante l’atto sessuale.

Cosa succede se non si cura?

Oltre ad aumentare il rischio di contrarre il virus dell’HIV, i Condilomi possono portare al cancro. Va però precisato che non tutti i tipi di condiloma evolvono a tumore (ci sono dei sottotipi a rischio). Tuttavia è sempre meglio rimuoverli quanto prima, anche per evitare che l’infezione si propaghi ad altre persone.

Come si diagnostica?

La diagnosi va fatta dal dermatologo, che sarà in grado di distinguerlo da altre lesioni apparentemente simili (sifilide per esempio). E’ inoltre consigliabile indagare su eventuali infezioni contratte contemporaneamente (Sifilide, HIV, Epatite).
Se hai avuto un rapporto sessuale non protetto o se hai il dubbio di aver contratto i Condilomi, rivolgiti al tuo dermatologo oppure recati presso l’Unità Operativa Malattie Sessualmente Trasmesse (UOMST) a te più vicina per farti visitare.

Come si cura?

La terapia varia a seconda della grandezza delle escrescenze e del distretto corporeo sul quale sono presenti:
Terapia di tipo FISICO: crioterapia (bruciatura con azoto liquido), diatermocoagulazione (bruciatura con calore), laser-terapia, intervento chirurgico.
Terapia di tipo CHIMICO: consiste nell’applicazione di specifici prodotti dermatologici direttamente sulla lesione.
La durata della cura può essere molto lunga ed è necessario avere pazienza, finché il proprio sistema immunitario non riesca a “far piazza pulita” del virus. Infatti non è raro che le escrescenze si riformino.
Inoltre è consigliabile evitare rapporti sessuali per tutto il periodo del trattamento per non diffondere l’infezione.

Come si previene?

Il modo migliore per evitare il contagio durante un rapporto sessuale resta sempre il profilattico, anche se non dà garanzie per altri contatti di tipo extragenitale (oro-anale, cutaneo). Valgono poi le regole d’oro per ogni rapporto sessuale:

- Usare il profilattico durante il rapporto sessuale.
- Evitare rapporti sessuali non protetti con persone infette.
- Utilizzare il profilattico fin dall’inizio del rapporto sessuale e non indossarlo solo poco prima di terminare.
- Utilizzare il profilattico per proteggere gli oggetti utilizzati per la pratica sessuale.
- Utilizzare il profilattico fin dall’inizio anche durante i rapporti orali.
- Effettuare periodicamente visite dallo specialista se si hanno rapporti occasionali e frequenti con più persone.
- Evitare di scambiarsi biancheria intima e salviette.

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